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ACERO RICCIO

L’Acero riccio o platanoide, Acer platanoides, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae, è una pianta spontanea in molti boschi di latifoglie umidi e riparati.

Specie rustica, resistente ai fumi e all’inquinamento, è un importante elemento del paesaggio europeo. Viene ampiamente utilizzato a scopo ornamentale nei parchi e per piantumare vie alberate in campagna e in città. Dotato di una crescita rapida, non è molto longevo: si calcola intorno ai 150 anni. Il legno bianco-crema è molto duro e si usa per intarsi, mobilio e lavori al tornio. È una specie coltivata anche per l’effetto elegante e decorativo del suo fogliame. L’acero platanoide si presenta con un tronco eretto con corteccia liscia, marrone e grigiastra. Ha una chioma espansa di forma rotonda costituita da foglie caduche lunghe, larghe e pentalobate.

Acero-foglie

I bordi della foglia sono dentellati e le conferiscono la caratteristica forma “riccia“, da qui il nome della pianta, Acero Riccio.

Acero-infiorescenza

I fiori sono piccoli, di colore giallo-verde e riuniti in corimbi che nascono nella parte ascellare che si trova tra le foglie e i rami. Queste infiorescenze sbocciano in primavera, addirittura prima dell’emissione del fogliame.

Il genere, Acer, deriva dal latino “acer”, duro, penetrante in allusione alla qualità del legno. La specie, platanoides, si riferisce alla forma delle foglie molto simili a quelle del platano.

È una pianta originaria dell’Europa settentrionale e centro-orientale, dal Nord della Spagna fino alle estreme regioni caucasiche. In Italia è diffuso, allo stato spontaneo, al settentrione e al centro, nei boschi delle montagne e delle valli fino a 1200 metri. L’acero riccio ha un vasto areale che si espande molto più a nord di altri aceri nostrani. Esso occupa tutta l’Europa a eccezione delle regioni atlantiche (penisola iberica non pirenaica, isole inglesi, Francia occidentale, Paesi Bassi, Danimarca), della Scandinavia centro-settentrionale, della Russia e di quella sud-orientale; a sud scende fino all’Appennino centrale (fino a Marche e Umbria), alla Grecia settentrionale, alla Crimea e alla regione caucasica.

Acero Riccio